La nuova costruzione appare fortemente determinata dal contesto nel quale l’edificio è collocato, e dall’esigenza di cucire i margini con le strutture esistenti, attraverso un sistema di percorsi in grado di produrre relazioni tra le parti. Il nuovo edificio strutturato in un unico corpo di fabbrica suddiviso per parti indipendenti, interconnesse, si dispone perpendicolarmente agli edifici scolastici esistenti, fornendo il presupposto compositivo per l’organizzazione dei percorsi che facilitino la connessione tra gli edifici e una piazzetta d’ingresso coperta.
Questo dispositivo spaziale conferisce qualità all’elemento cerniera e di filtro tra l’edificio ed i percorsi esistenti, che in una scuola, come in ogni edificio pubblico, definisce i necessari caratteri di rappresentatività e di accoglienza. L’impianto planimetrico è impostato intorno a due vuoti di forma pressoché trapezoidale, l’uno a preludio dell’altro, il primo occupato dalla piazzetta d’ingresso e l’altro scoperto ospita un cortile-giardino, una sorta di patio interno, (il cortile della scuola), un luogo dove i ragazzi si incontrano e dove si affacciano gli ambienti con le funzioni comuni. Questo spazio giardino, dalle dimensioni calibrate, infonde serenità e ordine, nonché una maggiore protezione e chiusura verso l’esterno; inoltre la collocazione dell’ambito di accesso posta tra i due vuoti, non interrompe la loro colloquiale continuità visiva. Queste caratteristiche consentono, entrando nell’atrio, di avere un’ampiezza della visuale di grande respiro, risultante dalla somma delle tre stanze, (piazzetta d’ingresso, foyer vetrato e cortile-giardino), una dilatazione visiva degli spazi.
Dal vestibolo concepito come luogo di transizione tra esterno ed interno, si accede alla scuola stessa, qui la scala a più rampe risolve la differenza di quota raccordando il foyer del piano terra con i blocchi delle aule scolastiche e delle varie attività della didattica, che si sviluppano al primo livello, la distribuzione orizzontale invece avviene per mezzo di un unico percorso “ad anello” intorno al patio-giardino. L’affaccio delle aule è disposto sul lato sud, dove dall’interno delle stesse, il paesaggio è scandito dal ritmo degli infissi, apribili e da quelli fissi, schermati da brise - soleil.
Un disegno geometrico rigoroso caratterizza l’aspetto del nuovo edificio. Rigore che si riverbera anche negli accostamenti dei materiali delle facciate, mattoni a faccia a vista e vetro nella parte basamentale, piano terra, mentre “nell’involucro sospeso” viene utilizzato un rivestimento di pannelli in laminato di alluminio preverniciato. Particolare attenzione è stata rivolta all’uso della luce naturale, la cui presenza costante, viene modulata grazie al movimento di apertura e di chiusura delle lamine frangisole, scandendo luci e tempo con il trascorrere delle ore del giorno.
L’enfasi di questo oggetto architettonico è posta sulla strutturazione di questi rivestimenti, di queste superfici vetrate, che incapsulano lo spazio e attraverso la modulazione della luce naturale che entra la predispongono al suo utilizzo pubblico.